2015-01-01
VINO: COLDIRETTI, MADE IN ITALY TEME PIU' INGANNI DELLA CRISI
Al vino italiano piu' della crisi fanno male gli inganni legalizzati con la recente riforma di mercato comunitaria: dal vino senza uva a quello senza alcol fino al taglio del bianco con il rosso per ottenere il rosato. Lo ha affermato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini nel suo intervento all'apertura del 64/mo Congresso nazionale di Assoenologi, a Colli del Tronto in provincia di Ascoli Piceno.
Per effetto della disastrosa riforma di mercato del settore vitivinicolo approvata in Europa sono gia' presenti sugli scaffali dei supermercati comunitari - ha denunciato Marini - vini ottenuti dalla fermentazione di frutti diversi dall'uva come lamponi e ribes, mentre dal primo agosto permesso di chiamare vino anche quello in cui e' stato eliminato parte dell'alcol naturalmente contenuto attraverso determinate pratiche enologiche. E alla stessa data - ha precisato Marini - sara' incredibilmente in vendita anche il vino rose' ottenuto miscelando vini bianco e rosso senza alcuna indicazione in etichetta, invece della tradizionale vinificazione in bianco le uve rosse. Si tratta della legalizzazione di pratiche che - ha sottolineato il presidente della Coldiretti - consentano di chiamare con .lo stesso nome prodotti profondamente diversi con un inganno nei confronti del consumatori e degli imprenditori, come quelli italiani, che sono impegnati nel garantire la qualita' delle proprie produzioni''.
Con 47 milioni di ettolitri prodotti l'Italia e' il maggior produttore ed esportatore mondiale e vanta oltre il 60 per cento della produzione vinicola nazionale a denominazione di origine: 477 vini di cui 316 a denominazione di origine controllata (Doc), 41 a denominazione di origine controllata e garantita (Docg) e 120 a indicazione geografica tipica (Igt).
Fonte: ASCA