Nell'anno dei record del vino "made in Italy", buone notizie arrivano anche dalle stime sulla vendemmia 2011. Le previsioni parlano di un'annata eccellente, caratterizzata da un'ottima qualita' delle uve, anche se segnata da una lieve diminuzione nelle quantita'. Come sempre pero', se il nostro vino colleziona grandi performance sul mercato, la situazione non e' altrettanto rosea per i viticoltori, che continuano ad accusare i prezzi troppo bassi delle uve.
"Ci avviamo - spiega la Cia - a una produzione di 44 milioni di ettolitri di vino e mosti, un quantitativo inferiore di appena il 5 per cento rispetto al 2010 (46.745.000 di ettolitri, secondo l'Istat). Le previsioni della raccolta dividono l'Italia in due, con un'incidenza produttiva omogenea al centro nord, dove la variazione sul 2010 oscilla tra lo 0 e il meno 5 per cento, mentre il decremento si concentra al sud, con un calo che va da meno 5 meno 20 per cento. Si tratta di una lieve diminuzione dovuta anche ai primi effetti delle misure previste dalla Ocm, come la vendemmia verde e l'estirpazione dei vigneti, che si concentrano maggiormente in alcune regioni del Sud". Ma c'e' grande attesa soprattutto per la qualita' del vino, che si preannuncia di alto profilo, soprattutto nel caso dei bianchi, gia' arrivati a maturazione, mentre un punto di domanda rimane per i vini rossi, le cui uve saranno vendemmiate nel mese di settembre e risentiranno dell'andamento climatico e meteorico delle prossime settimane. Se la fase finale della maturazione sara' favorevole, con un mese di settembre clima soleggiato ma fresco, adeguate precipitazioni e buone escursioni termiche notturne, possiamo aspettarci vini bianchi profumati, ricchi di finezza e freschezza, e vini rossi ben strutturati, tipici ed equilibrati.
Fonte: AGI
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